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Antica chiesa di Santa Reparata e San Siro (Godiasco)

Nel cuore di Godiasco, accanto a Palazzo Malaspina Pedemonti, si incontra l’antica chiesa dedicata a San Siro e a Santa Reparata. L’edificio religioso, risalente al XVI secolo, custodisce la memoria di una storia millenaria, essendo stata eretta sui resti di una più antica chiesa del XII secolo.

Il passaggio diretto da Palazzo Malaspina alla chiesa

La chiesa venne ampliata nel 1561, assumendo la forma e le dimensioni che conosciamo oggi. Fu inoltre dotata di un passaggio sopraelevato che fungeva da collegamento tra il palazzo dei Malaspina e la chiesa stessa. Questo passaggio consentiva ai nobili della famiglia Malaspina di partecipare quotidianamente alle celebrazioni della messa senza dover lasciare la tranquillità del loro palazzo. Era un segno tangibile di devozione e privilegio che caratterizzava la vita della nobiltà dell’epoca.

Gli interni

L’interno dell’antica chiesa era caratterizzato da numerosi altari, tuttavia nonostante la sua magnificenza, la chiesa di Santa Reparata e San Siro era priva di sacrestia e battistero. Il parroco, curiosamente, risiedeva a Roma, e la parrocchia era governata da un sostituto che si occupava delle attività quotidiane e dei bisogni pastorali della comunità.

L’edificio della chiesa di Santa Reparata e San Siro si presenta con una architettura caratterizzata da una navata unica di pianta rettangolare, fiancheggiata da due corpi più bassi. Sul lato sinistro si trova una navatella minore, mentre sul fronte principale è presente un elegante pronao d’ingresso. L’intera struttura è realizzata in muratura di mattoni pieni intonacati, che conferiscono all’edificio una bellezza sobria.

Uno degli elementi distintivi della chiesa è l’arcata posizionata sul lato destro, proprio all’altezza del presbiterio. Svolge un ruolo importante, poiché sostiene il corridoio sopraelevato di comunicazione tra la chiesa e il palazzo.  Il passaggio, utilizzato dalla famiglia Malaspina per raggiungere direttamente la chiesa simboleggia ancora oggi la stretta connessione tra la nobiltà locale e la vita religiosa del tempo.

Il sagrato e l’antico cimitero

L’attuale sagrato e parte del cortile adiacente racchiudono un segreto del passato: un tempo facevano parte dell’antico cimitero di Godiasco. L’onore di essere sepolti all’interno delle mura della chiesa era un privilegio riservato solo a sacerdoti e nobili come un segno di riconoscimento della loro importanza sociale ed ecclesiastica.

Il terribile fulmine del 1727 e la rinascita

L’8 giugno 1727, durante un violento temporale estivo, un fulmine squarciò il cielo e colpì il campanile della chiesa. Il tragico evento causò la morte del campanaro e la chiesa subì danni estesi persino nelle sue fondamenta. L’impatto del fulmine fu così devastante che fu necessario un lungo periodo di lavoro e impegno per riportare la chiesa alla sua antica maestosità e riaprire le sue porte al culto.

Prezioso patrimonio architettonico, oggi l’edificio è di proprietà comunale e viene utilizzato per esposizioni e eventi culturali.

Un tesoro prezioso: le campane

All’interno della chiesa è conservato un tesoro antico e prezioso: le originarie campane. Queste campane, che risuonavano per annunciare le celebrazioni religiose e i momenti importanti della comunità, sono state conservate a terra come testimonianza tangibile del passato.

Santa Reparata e San Siro è una chiesa capace ancora di rendere viva la storia locale. Una storia che abbraccia secoli di fede, arte e tradizione. La sua proprietà comunale e la sua destinazione per esposizioni culturali ne fanno un luogo di incontro e di scoperta per la comunità.

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