L’Archivio Malaspina, custodito nella biblioteca civica di Godiasco- Salice Terme, rappresenta un autentico patrimonio culturale che permette di immergersi nella storia dei nobili più influenti della valle Staffora, la famiglia Malaspina. Composto da 388 faldoni contenenti migliaia di documenti, offre una preziosa fonte di informazioni sulla vita sociale, politica e familiare di questa casata che ha dominato l’Oltrepò Pavese. Una mole di materiale in grado di tracciare una storia che abbraccia un periodo compreso tra il XII e la fine del XIX secolo.
Un viaggio attraverso la storia dei Malaspina
Esplorare l’Archivio Malaspina significa avventurarsi in un viaggio affascinante attraverso i meandri della storia di questa famiglia nobile. I documenti contenuti nell’archivio spaziano dalle questioni ereditarie alle cause legali sostenute per ottenere il riconoscimento dei diritti sui beni posseduti. Attraverso la corrispondenza dei marchesi e delle loro consorti ci si può addentrare anche nella sfera privata della famiglia e scoprire aspetti intimi e personali della loro vita quotidiana.
La corrispondenza: una finestra sulla vita dei Malaspina
Tra i documenti più interessanti presenti nell’Archivio Malaspina spicca la corrispondenza, che rivela dettagli preziosi sulla vita dei membri della famiglia. Le lettere scambiate tra mariti e moglie, suocere e figli forniscono un’immagine vivida delle relazioni familiari, delle dinamiche matrimoniali e degli affetti che li legavano. Un epistolario che ci permette di cogliere gli aspetti più intimi e personali delle loro vite, scoprendo le gioie, le preoccupazioni e le sfide che hanno affrontato nel corso dei secoli.
Mappe, inventari e dettagli quotidiani
Oltre alla corrispondenza, l’Archivio Malaspina custodisce una ricca collezione di mappe, inventari e documenti relativi alla gestione dei beni e delle proprietà della famiglia. Il materiale conservato offre un’immagine dettagliata delle terre possedute dai Malaspina, dei confini dei loro possedimenti e delle risorse che controllavano. Inoltre l’archivio svela curiosi dettagli di vita quotidiana, come la spesa del cuoco, i consigli per la cura degli stivali, le spese per tappezzerie e profumi, nonché inventari di lingerie e abiti, che ci permettono di comprendere lo stile di vita e le abitudini di questa famiglia nobile.
Incontro tra grandi figure: la lettera di Silvio Pellico a Faustino Malaspina
Tra le numerose testimonianze storiche conservate nell’archivio Malaspina emerge una lettera di particolare rilievo inviata il 28 gennaio 1840 da Silvio Pellico a Faustino Malaspina. Silvio Pellico, noto segretario e bibliotecario della marchesa Giulia Colberti Faletti, marchesa di Barolo, si rivolge a Faustino Malaspina in una missiva che testimonia i legami e le interconnessioni tra le famiglie nobili dell’epoca. La lettera rappresenta un prezioso documento storico che illustra gli scambi culturali e sociali che si svolgevano tra le personalità di spicco del tempo.
L’importanza dell’Archivio Malaspina per il territorio
L’Archivio Malaspina riveste un’importanza cruciale per Godiasco-Salice Terme e l’Oltrepò Pavese. Questa preziosissima raccolta di documenti storici non solo consente agli appassionati e agli studiosi di approfondire la conoscenza della storia locale, ma ha anche un importante valore: custodire un patrimonio culturale così ricco significa preservare l’identità e la memoria collettiva del territorio.