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Castello di Pietragavina, Varzi

Una magnifica struttura dalla storia millenaria. A Pietragavina, frazione di Varzi, si alza imponente un castello interamente in pietra dalla suggestiva struttura semicircolare che avvolge il possente mastio.

Il castello nel corso dei secoli ha subito vari interventi di ristrutturazione, di cui uno a metà degli anni Sessanta del secolo scorso che ha trasformato l’edificio in una raffinata abitazione privata, ma con grande rispetto per l’aspetto originario e il suo alto valore storico- architettonico.

La posizione strategica

Posto a 860 metri di altezza, domina l’altura che sovrasta il suggestivo borgo medievale di Pietragavina. La storica dimora si erge sul lato destro della Valle Staffora, nelle vicinanze del crinale che separa la vallata dalla val Tidone. Il Castello di Pietragavina ha una struttura architettonica affascinante e una posizione strategica che lo rendeva un punto di osservazione privilegiato per controllare e difendere il territorio circostante.

Il mastio è avvolto da una cinta muraria, all’interno della quale si possono ammirare le merlature guelfe e le piccole feritoie. A rendere ancora più incantevole il maniero è il grande giardino, circa 1000 metri quadrati, con un antico pozzo.

Una testimonianza storica e culturale

Il castello è un vero e proprio scrigno di storia, testimonianza di secoli di avvenimenti e vicende che hanno plasmato questo territorio. Citato già nel diploma imperiale di Federico Barbarossa nel 1164, il castello ha attraversato epoche di cambiamenti e appartenenze nobiliari, lasciando un segno indelebile nel tessuto storico e culturale della zona.

Sotto la sovranità dello Stato di Milano, il Castello di Pietragavina fu assegnato come feudo ai nobili Malaspina di Varzi. Nel 1319 Azzolino Malaspina ottenne il castello come concessione per uno dei suoi figli, dando così origine a un nuovo ramo del casato, quello dei marchesi Malaspina di Pietragavina, che regnarono fino al XV secolo.

Con il passare degli anni, il destino del Castello di Pietragavina cambiò nuovamente di mano. Nel 1449 fu acquistato dalla nobile famiglia Dal Verme che consolidò ulteriormente il ruolo del castello, contribuendo alla sua importanza strategica e difensiva.

Nel 1723 il castello passò ai Tamburelli di Bagnaria, un’altra illustre famiglia della zona. Tuttavia, nel corso dei secoli la fortezza subì un lento declino, fino a quando, nel 1965, venne completamente ristrutturato dai nuovi proprietari.

In basso, rispetto al castello, si trova su una terrazza panoramica la chiesa di San Giovanni Battista del ‘600.

Storia, arte e natura

Il fascino di Pietragavina non è solo fatto di storia e cultura. La località è celebre anche per il clima e la natura rigogliosa che la abbraccia. La visita al borgo non può non contemplare una passeggiata nella splendida pineta, tra sentieri ombreggiati, profumo di resina e la brezza che sussurra agli alberi. Un luogo ideale per passeggiate, pic-nic e un contatto diretto con la natura.

Quando Pietragavina era terra di Vip

Durante gli anni del boom economico Pietragavina, perla incastonata tra le meraviglie della natura, divenne una rinomata località di villeggiatura. Con la prosperità economica che investiva il paese a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, sempre più persone affluivano in questo luogo incantevole per godersi le vacanze estive. È in questo scenario che lo storico Albergo Posta divenne rapidamente una destinazione ambita per ospiti di spicco provenienti dal mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura. Tra questi, nomi celebri come Mike Buongiorno, il carismatico e amato presentatore televisivo; Pippo Baudo, il re della televisione italiana e Corrado. E, poi, il leggendario ciclista Fausto Coppi insieme alla misteriosa Dama Bianca.

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