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Il Museo dei Ricordi a Brallo di Pregola: un’esperienza a cielo aperto

Brallo di Pregola è il custode di un gioiello unico: il Museo dei Ricordi. Un luogo straordinario, ambientato nella frazione Ponti, che rappresenta una narrazione appassionante di un territorio e delle sue radici. Qui, non ci sono stanze o pareti divisorie, ma un’esperienza immersiva in un museo a cielo aperto dove la natura stessa fa da scenografia, evitando di disperdere, ma permettendo di condividere e valorizzare l’identità di Brallo di Pregola.

Immerso in una cornice di verdi boschi, ai piedi del monte Lesima, il Museo dei Ricordi è un luogo dove storia e tradizione si intrecciano armoniosamente. Camminando tra sentieri e panorami si può scoprire la testimonianza di un mestiere ormai scomparso: quello dei carbonai. Abili e infaticabili lavoratori del passato, rappresentativi dello stretto legame che per secoli ha unito l’uomo al bosco: tagliavano la legna, la facevano essiccare, l’accatastavano con cura per evitare l’ingresso di aria e, infine, la bruciavano per produrre carbone vegetale destinato alla vendita nelle città. Ecco, allora, che il Museo dei Ricordi mostra la carbonaia facendo percepire il duro lavoro e l’ingegno necessari per questo mestiere oggi scomparso.

La storia che prende vita

Ma non è solo la storia dei carbonai a trovare spazio all’interno di un museo che approfondisce lo sguardo sulle tradizioni locali, le attività agricole e artigianali che hanno plasmato l’identità di Brallo di Pregola nel corso dei secoli. Nel cuore del museo affiorano testimonianze di un passato ricco di fascino e tradizione.

Intorno a un mulino ad acqua perfettamente conservato, che risale ai primi del Novecento, si possono ammirare altre costruzioni che raccontano un tempo ormai lontano. Il lavatoio, ad esempio, un simbolo della comunità locale intorno al quale le donne si riunivano per lavare i panni e scambiare qualche chiacchiera.

Ma non finisce qui. Immersa nel sottobosco si trova una ghiacciaia, esempio di un antico metodo di conservazione, fondamentale per preservare cibo e bevande. Ma anche esempio dell’ingegno delle generazioni precedenti nel trovare soluzioni pratiche per affrontare le sfide del tempo.

E, infine, non si può dimenticare “u balo” un tipico spazio in argilla battuta che veniva allestito per i momenti di svago e di festa che oggi rimanda all’immagine di risate e gioia condivisa tra la comunità.

Il Museo dei Ricordi è dunque un luogo dove la storia prende vita, che preserva e valorizza le tradizioni, mantenendole vive nella memoria collettiva. Un pezzo di patrimonio culturale che merita di essere tramandato alle generazioni future.

Un’esperienza sensoriale

Per far sì che la visita al Museo dei Ricordi diventi un’esperienza ancora più coinvolgente basta lasciare libera la mente. Camminando vicino alla carbonaia è possibile immaginare l’odore di legno bruciato e l’impegno dei carbonai nel loro lavoro. Nel lavatoio si possono quasi udire le risate e i racconti delle donne che si riunivano a lavare i panni. La ghiacciaia, con la sua frescura quasi “intrappolata”, sembra donare refrigerio in una calda giornata estiva.

È così che il Museo dei Ricordi, carico di emozioni, storie da raccontare e da condividere, riaccende quel legame profondo che ogni comunità ha con il suo passato e le sue radici culturali. Un invito a camminare tra le tracce di chi ci ha preceduto.

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