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Alla scoperta del borgo di Pizzocorno, a Ponte Nizza 

Circondato da colline lussureggianti e paesaggi mozzafiato, il suggestivo borgo di Pizzocorno, a Ponte Nizza, è un antico insediamento immerso nella storia e nella bellezza della natura circostante. Tra i resti di un castello, il sentiero del Barbarossa e il celebre formaggio Pizzocorno. 

Una storia avvincente 

Il borgo di Pizzocorno vanta una storia ricca e affascinante, risalente al periodo medievale. Chiamato così per sorgere sopra un “pizzo”, cioè un lembo di collina, è stato feudo dei Malaspina che qui avevano un castello, con villa e corte.  Nel 1158 il borgo viene venduto all’abate di Sant’Alberto di Butrio, Guglielmo, che si nomina conte di Pizzocorno. Nel 1449 castello, villa e corte vengono ceduti al conte Luigi Del Verme che non avrà però tempo di goderseli, morendo quello stesso anno. Le proprietà passano per un breve tempo alla famiglia degli Eustachi, per poi ritornare ai Malaspina che le manterranno fino all’arrivo di Napoleone. 

Il castello era stato costruito come avamposto difensivo a dominio dell’area circostante: i suoi resti sono un’affascinante testimonianza del passato glorioso di questa terra.  

Esplorando i resti del castello 

Dell’antico castello non restano che ruderi sparsi: alcune murature non troppo alte, slabbrate, e un muro di fondazione circolare, traccia forse di una torre. Eppure, nonostante le tracce rimaste siano poche, si può ugualmente percepire l’atmosfera suggestiva di un passato importante. 

Il sentiero del Barbarossa 

I resti del castello sono raggiungibili da un sentiero, chiamato “del Barbarossa”. Il nome del sentiero si riferisce alla tradizione secondo la quale l’imperatore Federico Barbarossa avrebbe attraversato queste terre durante una delle sue campagne militari. Un sentiero che immerge nella tranquillità e nella meraviglia della natura che circonda il borgo. 

Il gusto del formaggio Pizzocorno 

Prelibatezza del luogo è il formaggio Pizzocorno, un tesoro caseario prodotto localmente e una dell’eccellenze culinarie dell’Oltrepò Pavese. Questo formaggio a pasta semidura, dalla forma quadrata, viene prodotto secondo antiche tradizioni, utilizzando il latte pregiato delle mucche allevate nelle zone circostanti. Il risultato è un formaggio dal sapore intenso e avvolgente, con una consistenza morbida e cremosa che si scioglie in bocca. Viene ottenuto dalla lavorazione del latte intero, crudo, prodotto nelle due mungiture della sera e della mattina. La pasta viene posta nelle forme quadrate e salata a secco. 

I sapori unici del Pizzocorno sono il risultato di una lavorazione artigianale attenta e una stagionatura accurata di quaranta giorni, che conferiscono al formaggio una complessità di aromi e una nota di autenticità. Assaggiare il formaggio Pizzocorno è come fare un viaggio nel gusto e nella tradizione enogastronomica di questo territorio. 

Da Pizzocorno a Sant’Alberto di Butrio 

Ultimata la visita a Pizzocorno, non possono mancare altre due tappe nel comune di Ponte Nizza: l’antica pieve di San Ponzo, risalente all’anno Mille, e l’eremo di Sant’Alberto di Butrio. Due luoghi di arte, storia e spiritualità da lasciare a bocca aperta i visitatori. L’eremo, immerso nella natura, è caratterizzato dalla sua architettura semplice e austera, che si fonde armoniosamente con l’ambiente circostante. Sin da quando in questo luogo si ritirò Sant’Alberto, in cerca di solitudine e contemplazione, l’abbazia ha continuato ad essere un punto di riferimento per persone in cerca di spiritualità e silenzio. Uno stacco dalla vita quotidiana. 

Abbazia di sant’Alberto di Butrio

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