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Valle Scuropasso, seguendo un percorso di autentiche meraviglie e tradizioni vitivinicole

La Valle Scuropasso è caratterizzata da colline poco scoscese e da un torrente che la attraversa e le dà il nome. Secondo una leggenda, invece, sarebbe stato Annibale a chiamarla. Famosa per la bellezza dei suoi paesaggi e per la produzione di vino. È il terroir migliore per la produzione di Pinot, fermo e frizzante, e zona di produzione del Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese.

Il percorso dello Scuropasso

Il torrente Scuropasso nasce a Colli Verdi, nella frazione di Pometo, per poi scorrere verso nord, in una valle incastonata tra boschi e ordinati vigneti. Lungo il suo percorso che si snoda tra dolci colline, incontrando i comuni di Rocca de’ Giorgi, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Lirio, Pietra de’ Giorgi e Cigognola. Da qui sbocca a Broni, dirigersi pian piano verso la vasta pianura, verso il grande Po.

Il percorso seguito dallo Scuropasso è un susseguirsi di autentiche meraviglie, tra magnifici panorami e una varietà di ambienti naturali che lascia a bocca aperta. Dai boschi, dove la flora e la fauna sono protagonisti indiscussi, alle distese di vigneti che si perdono all’orizzonte.

L’antica tradizione vitivinicola

Da Colli Verdi a Broni, attraverso questa valle incantata, si può respirare ancora l’autenticità di un luogo che conserva ancora intatta la sua vocazione agricola e vitivinicola. L’esperienza di percorre la Valle Scuropasso è un viaggio immersivo, un’occasione per abbracciare la natura rigogliosa di questa terra e le eccellenze enologiche.

Lungo la valle ci si imbatte in numerose cantine di produzione vinicola, vere e proprie eccellenze del territorio. Qui, gli appassionati di vini pregiati e curiosi eno-turisti possono fermarsi per degustare le varie etichette, scoprire le tecniche di produzione e immergersi nella cultura vinicola di questa zona.

La Valle e i suoi castelli

La Valle si distingue per la presenza di castelli, come quelli di Cigognola, Rocca de’ Giorgi e Pietra de’ Giorgi con i loro antichi borghi. Esempi della storia e della cultura della zona. Il Castello di Cigognola, dall’alta torre merlata, è stato costruito all’inizio del XIII secolo. Attualmente è di proprietà privata e sede di un’azienda vitivinicola.

Detto anche castello di messer Fiorello, in ricordo di Fiorello Beccaria che la fece costruire, la fortezza di Rocca de’ Giorgi ha oggi visibili le mura perimetrali risalenti al XIV secolo. Il castello di Pietra è composto da due pari: la rocca di proprietà privata e un palazzo oggi sede del Municipio.

Castello di Cigognola

Un paradiso per gli amanti dell’escursionismo

L’area della Scuropasso è anche una meta gettonata tra gli appassionati di escursionismo e attività all’aria aperta. Mentre i vigneti si fanno gradualmente più rari lungo il percorso, boschi di querce e robinie si aprono alla vista accompagnandoci fino alle prime rocce dell’Appennino ligure. È qui che sorgono le affascinanti pareti del passo del Carmine, offrendo una vista spettacolare sul lago di Trebecco.

Ruderi della Rocca di messer Fiorello

Gli amanti dell’escursionismo troveranno una varietà di sentieri ben segnalati e tenuti, che si snodano tra boschi e colline. Man mano che si procede verso il passo del Carmine, le rocce dell’Appennino ligure si fanno sempre più imponenti, regalando scenari suggestivi e affascinanti. Arrivati in cima, il panorama si apre regalando un momento di pura meraviglia.

Il terrificante tornado del 1957

Il 16 giugno 1957 un ciclone di spaventosa violenza si abbatte sulla vallata, seminando morte e distruzione. Gli abitati della Valle Scuropasso sono devastati dall’improvvisa furia apocalittica di una tromba d’aria che, poco dopo mezzogiorno, si scatena per un’ora tra l’angoscia e il terrore dei residenti. Durante la sua corsa impazzita il ciclone spazza via tutto ciò che si trova davanti, trascinando tetti, alberi, automobili, case. Il bilancio è pesante: 6 morti e decine di feriti.

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