Una passeggiata tra gli antichi vicoli di Varzi è una delle meraviglie che l’Oltrepò Pavese regala al turista. Un’esperienza imperdibile, tra stradine in acciottolato, case in pietra e piccoli negozi, tra antiche contrade dove a risuonare c’è solo il rumore dei nostri passi e il chiacchiericcio di chi si incontra per via.
Un borgo medievale che parla del suo passato
La particolare architettura medievale, caratterizzata da ordini di portici sovrapposti, conferisce al borgo un’atmosfera suggestiva e affascinante. Ogni angolo di Varzi racconta una storia millenaria, dove tradizioni e mestieri si intrecciano in un perfetto equilibrio.
Una delle caratteristiche distintive di Varzi è la presenza delle antiche cantine di stagionatura dei salami, storici scrigni di una produzione pregiata e di una Doc, quella del Salame di Varzi, fiore all’occhiello della comunità locale. Le cantine rappresentano non solo un luogo di produzione e conservazione di eccellenze culinarie, ma anche un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore.
Il suggestivo vicolo della Maiolica
La storia di Varzi non si lega solo alla celebre produzione di insaccati. La cittadina è stata anche un importante centro economico grazie alla presenza delle fornaci che caratterizzarono la storia locale nella seconda metà dell’Ottocento. A ricordarcelo è il vicolo della Maiolica, che si incontra in prossimità della base del muro di difesa del borgo e si distingue per un’originale costruzione che sporge dal muro stesso con le feritoie che servivano per puntare le armi.
Vicolo Dietro le Mura
Vicolo Dietro le Mura si presenta come un tunnel che si sviluppa sopra il maestoso muro di difesa medievale. Un suggestivo passaggio sormontato da abitazioni che hanno il loro accesso principale da via Porta Nova, creando un connubio perfetto tra l’architettura antica e l’atmosfera incantata della cittadina.
La caratteristica più distintiva è la sua struttura muraria, che presenta forme irregolari e affascinanti. I muri, memoria del passato, sono la testimonianza di un’epoca in cui la difesa era fondamentale per la sicurezza del borgo. Le porte in legno, con i loro stipiti antichi e le visibili tracce del tempo, raccontano storie di uomini e donne che hanno attraversato quel varco nel corso dei secoli. I finestroni del porticato che si affacciano sui vicoli, con le loro dimensioni e le loro forme peculiari, sono vere e proprie opere d’arte medievale. Mentre si cammina sotto l’arcata e si osservano gli edifici che si trovano sopra di essa, si può sentire la presenza del tempo che si è depositato su quei muri antichi.
La contrada della Via di Dentro
Via di Dentro ha un’importanza particolare. Originariamente costituiva il naturale accesso al borgo per coloro che arrivavano dalla pianura, nonché la via d’uscita per chi si dirigeva verso la montagna. Una via, questa, che segue una linea retta tra la Porta Sottana e Porta Soprana. Lungo il rettilineo si possono ammirare numerose testimonianze storiche e architettoniche. Fra l’Oratorio dei Bianchi e quello dei Rossi, si può notare un allargamento urbanistico che in origine costituiva la piazza principale del borgo. Questo spazio era il punto di ritrovo centrale per gli abitanti di Varzi, il punto in cui venivano letti gli editti, comunicate le sentenze e le condanne, nonché annunciati gli appalti pubblici. Un luogo di grande importanza sociale e amministrativa per la comunità di Varzi, in cui si respirava un’atmosfera carica di attività e decisioni che influenzavano la vita di tutti gli abitanti. L’importanza della contrada si rifletteva anche nelle abitazioni che vi si trovavano. Numerosi notai con i loro uffici, giudici e funzionari pubblici risiedevano abitualmente in questa via, rendendola il centro dell’amministrazione e della giustizia del borgo. E non solo. La via era anche animata da botteghe artigiane, negozi e locande che rendevano ancora più vivace la contrada.
Tra i vicoli da non perdere c’è anche via del Mercato, caratterizzata da una doppia fila di portici del XIV secolo.
