La Villa è un’antica residenza nobiliare la cui storia risale al XVIII secolo, quando venne edificata dalla ricca famiglia Mangini, originaria di Genova. È stata dimora del “bel mondo” varzese, abitata da notai, avvocati, giudici, abati e parroci. I vari intrecci familiari dovrebbero portarci a nominare la residenza Villa Leveratto Mangini Mazza Galanti, ma per tutti a Varzi è solo Villa Manini, in memoria dell’avvocato Cesare che l’ha fatta costruire nella seconda metà del 1700.
Arte e architettura della villa nobile di Varzi
La si incontra in via di Dentro, in direzione verso Torre Sottana. Se pure residenza privata, il suo bellissimo giardino nel periodo estivo si apre per manifestazioni culturali. La villa padronale è in stile liberty, su tre piani fuori terra, con una terrazza che si affaccia verso il torrente Staffora e un giardino di pioppi e cipressi. Attigua all’abitazione c’è una torre medievale che aveva funzione di controllo militare del territorio.
Durante la Seconda guerra mondiale la residenza subì gravi danni a causa dei bombardamenti alleati che colpirono il paese di Varzi. In seguito alla guerra, la villa venne ristrutturata. All’interno, purtroppo, sono rimasti pochi arredi testimoni dell’epoca. Ma la struttura muraria in sé mantiene una certa vita. I soffitti dipinti in tempi relativamente moderni e le ampie vetrate rimandano ad un indiscusso gusto raffinato. Ricca di scale e lussuose stanze.
Ancora oggi sono visibili i campi da tennis che negli anni Venti erano teatro di sfida tra i signori che vi soggiornavano.
L’ultimo piano svolgeva la funzione di solaio riservato alle derrate agricole, vi si custodivano il grano e la frutta, mentre nel rustico annesso vi erano un tempo le stalle per i cavalli.
Parte dell’edificio denominato “Il Casone”, datato nel 1200 come la torre, probabilmente era residenza del Corpo di Guardia del Borgo di Varzi, oggi è di proprietà del Comune di Varzi.