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La Pomella Genovese è la regina della Valle Staffora. Una piccola mela dal sapore unico

La storia della pomella genovese è un affascinante racconto di commerci e viaggi lungo l’antica Via del Sale che collegava le colline dell’Oltrepò Pavese alla riviera ligure. Questo frutto, così chiamato per via dei suoi legami con Genova, ha svolto un ruolo significativo nella vita dei produttori di mela del territorio.

Coltivate con cura, sfruttando le fertili terre delle colline, una volta raccolte le mele venivano preparate per il viaggio verso Genova, dove venivano scambiate con il prezioso sale. Per trasportare le mele attraverso l’Appenino, i produttori organizzavano carovane che veniva trainate da muli.

Il viaggio della mela lungo l’antica Via del Sale

Il viaggio lungo la Via del Sale rappresentava una vera avventura. I carretti carichi di mele attraversavano i passi montani affrontando le sfide del terreno accidentato. Un percorso impegnativo, ma necessario per raggiungere Genova, uno dei principali porti commerciali dell’epoca. Una volta arrivati a Genova i produttori di mele vendevano il loro prezioso carico in cambio di sale, un bene fondamentale per la conservazione degli alimenti.

La capacità di queste mele di conservarsi a lungo le rendeva perfette per gli equipaggi che dovevano affrontare lunghi viaggi in mare. Stipate nella paglia si mantenevano fresche e gustose durante il tragitto.

Aspetto e sapore

La pomella genovese si è sviluppata in Oltrepò Pavese, precisamente in Valle Staffora, grazie al clima fresco e alle vallate ben protette dai forti venti. Con un’ottima resistenza alle malattie, cresce tra 100 e 1000 di altitudine. Nonostante non sia considerata tra le mele più belle, ha comunque un aspetto affascinante con la sua buccia di un bel colore rosso-verde e la forma appiattita, che richiama quella dei frutti selvatici. Le sue dimensioni sono più ridotte rispetto ad altre varietà, ma il loro sapore è di ottima qualità. La polpa della mela è bianca, soda, succosa, dolce e molto aromatica.

Resistenza e longevità

La raccolta delle pomelle genovesi avviene generalmente tra fine settembre e ottobre, quando sono ancora acerbe. Questo permette loro di maturare lentamente e conservarsi in fruttaio fino ad aprile. La loro longevità è una peculiarità caratteristica preziosa. Si produce nei comuni di Menconico, Ponte Nizza, Val di Nizza e Varzi.

La pomella genovese nei mercati locali

Nonostante la sua indiscussa qualità, è difficile trovare la pomella genovese nei grandi commerci. La sua scarsa attrattività a causa delle dimensioni ridotte ha limitato la sua diffusione a livello commerciale. La si trova nei mercati della zona, dove va a ruba.

Frutto prezioso della tradizione dell’Oltrepò Pavese e della Valle Staffora, la pomella genovese incarna la resilienza e l’adattabilità delle colture locali, oltre ad offrire un’esperienza di gusto unica. Nonostante la modesta presenza sul mercato, continua ad amata, apprezzata e ricercata da coloro che cercano sapori autentici nella frutta.

Le proprietà delle mele

Le mele sono ricche di antiossidanti, contribuendo a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Sono una buona fonte di vitamina C, che sostiene il sistema immunitario, favorisce l’assorbimento del ferro e contribuisce alla formazione del collagene. Grazie al loro basso contenuto calorico e all’alto contenuto di fibre sono un prezioso alleato nei regimi alimentari. Gli antiossidanti presenti nelle mele possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache migliorando la salute dei vasi sanguigni.

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