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Palazzo Tamburelli, eleganza e prestigio nella piazza nobile di Varzi

Nella piazza fondata a Varzi nel 1275 dai marchesi Malaspina quando costruirono il castello posizionandolo a difesa del borgo già esistente, la famiglia Tamburelli cinque secoli dopo costruì un magnifico palazzo, oggi sede comunale, simbolo di prestigio e importanza per la comunità locale.

Storia e prestigio

La piazza fu originariamente progettata come luogo di difesa per il borgo preesistente. La presenza del castello garantiva la sicurezza e la protezione delle persone e dei beni all’interno delle sue mura.

È in questo luogo ricco di storia e potere che cinquecento anni dopo la famiglia Tamburelli, con il loro gusto raffinato e il desiderio di creare una dimora di grande splendore, decise di costruire un palazzo magnifico proprio in quella piazza. Palazzo Tamburelli, con la sua architettura maestosa e le sue decorazioni elaboratamente lavorate, divenne un punto di riferimento per la città.

Oggi il palazzo ospita la sede comunale, fungendo da centro amministrativo e luogo di rappresentanza per il governo locale. La sua presenza aggiunge un tocco di eleganza e di grandezza alla piazza, evidenziando la storia e la cultura di Varzi

Il destino di Palazzo Tamburelli

I Tamburelli avevano fatto fortuna commerciando granaglie e generi di prima necessità destinati agli eserciti in transito e alle truppe militari di stazionamento a Varzi. Grazie a questa attività avevano accumulato una notevole fortuna, diventando una tra le famiglie influenti della zona.

Tuttavia, con il passare del tempo la famiglia Tamburelli subì una progressiva decadenza. Le circostanze avverse e i cambiamenti socioeconomici portarono alla perdita della loro ricchezza e influenza. Inevitabilmente il sontuoso palazzo divenne un onere finanziario per la famiglia.

Nel 1868 l’edificio venne venduto alla vedova del Marchese Baldassarre dei Malaspina di Pregola. Questa transizione segnò un passaggio di proprietà significativo delineando una nuova era per il palazzo. La vedova del marchese, consapevole della sua importanza storica e architettonica, decise di lasciare il palazzo in eredità ai suoi figli, Antonio e Rodolfo.

La nuova destinazione

Dopo la morte di Antonio nel 1924 e di Rodolfo nel 1925, il palazzo fu acquisito dal Comune di Varzi. La decisione di acquisire l’edificio da parte del Comune rifletteva l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale della città. Il palazzo, con la sua storia e la sua posizione centrale, si rivelò un’opportunità unica per il Comune di avere una sede municipale prestigiosa e di rilevanza storica.

L’architettura

Palazzo Tamburelli si distingue per la sua imponente facciata in mattoni, che conferisce un carattere forte, ma al tempo stesso elegante, all’edificio. Ad arricchire ulteriormente la parte esterna ci sono balconcini in ferro battuto che aggiungono un prezioso dettaglio estetico.

Al piano nobile del palazzo si trova la sala consiliare, un ambiente di grande importanza e prestigio. Qui gli elementi di lusso e raffinatezza raggiungono il loro apice. I camini in marmo danno alla sala un’atmosfera ancora più accogliente.

I soffitti affrescati sono un vero tesoro artistico. Vedute e paesaggi dipinti con maestria adornano i soffitti mentre il pavimento “alla genovese” ha al centro lo stemma di Varzi.

Da piazza delle Caminate a piazza del Municipio

La piazza delle “Caminate” ha una storia affasciante che risale al 1275, quando i marchesi Malaspina decisero di costruire il castello in una posizione elevata rispetto al borgo preesistente. La piazza fu aperta per lasciare spazio tra la rocca, in parte già costruita, e le abitazioni comuni, creando così un’area che potesse servire da sosta per le carovane in transito. Oggi è piazza del Municipio.

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