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Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, Brallo di Pregola

Una strada panoramica con bellissime viste sulla valle Staffora conduce ad una meta ideale per una gita estiva: Brallo di Pegola. Qui la brezza marina si unisce con il clima montano originando un clima piacevole e ventilato che invita alla scoperta del borgo e delle sue meraviglie. Una di queste si trova alla frazione Someglio, a 768 m di quota.  

L’antica Pieve 

La chiesa, parrocchia di Colleri, nel comune di Brallo di Pregola, ha origini medievali ed è conosciuta per essere una delle pievi più antiche della zona.  

L’altare in pietra, il pavimento di sassi locali, un dipinto raffigurante i Santi Gervasio e Protasio, ai quali la chiesa è dedicata e il bel campanile romanico, fanno di questo luogo un piccolo gioiello. All’interno della chiesa c’è anche un dipinto dedicato a San Fermo, patrono di Someglio, celebrato il 9 agosto.  

Il campanile è dotato di quattro larghe fornici superiori ad uso castello campanario, una particolarità da cui si presume che questo fosse, con molta probabilità, l’originario posto di avvistamento dei Malaspina. L’edificio infatti era posto in un punto strategico della strada su cui transitava il commercio del sale e delle spezie provenienti da Genova e dirette a Milano. La “torre-campanile” era dunque il punto di controllo su una delle principali rotte commerciali 

Due santi gemelli 

I santi Gervasio e Protasio erano due fratelli gemelli che vissero durante il periodo romano. Gervasio e Protasio erano originari di Milano, ma la loro storia si intreccia anche con la città di Brallo di Pregola. Si narra che i due fratelli siano stati arrestati e condannati a morte per la loro fede cristiana durante le persecuzioni dell’imperatore Nerone. Furono torturati e decapitati a Milano intorno al 165 d.C. 

La loro devozione si diffuse rapidamente e si sviluppò un culto attorno a loro. Nel corso del tempo furono associati a numerosi miracoli e guarigioni, e la loro venerazione divenne particolarmente radicata in Lombardia. 

Quattro passi a Brallo di Pregola 

Il borgo di Brallo di Pregola è caratterizzato da un centro storico pittoresco con strette viuzze e case tradizionali in pietra. È un luogo tranquillo e suggestivo, ideale per coloro che cercano una fuga dalla città e desiderano immergersi nella bellezza naturale dell’appennino pavese. Il comune è caratterizzato da un paesaggio montano ed è ricco di bellezze naturali. La zona circostante, ideale per gli amanti della natura, offre possibilità di escursioni, trekking e attività all’aria aperta. Si può godere di sentire i panoramici, boschi rigogliosi e corsi d’acqua. 

Brallo di Pergola

La patata del Brallo 

Le condizioni climatiche e la natura del terreno di questa zona montana favoriscono la coltivazione delle patate che hanno ottenuto una reputazione di eccellenza. La patata del Brallo si caratterizza per la buccia sottile, la polpa soda e il sapore distintivo. La produzione di questo prodotto ha una lunga tradizione che viene valorizzata anche attraverso una sagra che offre ai visitatori l’opportunità di gustare piatti tradizionali a base di patate e scoprire la cultura culinaria della zona. Durante il giorno della sagra i produttori della patata del Brallo sono presenti con i loro stand proballo.net.

Gli alberi del pane 

Una delle ricchezze naturali di Brallo di Pregola sono i suoi castagni secolari, impiantati sugli Appennini durante il Medioevo. Rappresentando una importante forma di sostentamento furono anche chiamati “alberi del pane”. 

Nel ‘700 la diffusione delle coltivazioni di mais e patate, portarono ad una riduzione dei castagneti, ma tuttora si possono ammirare esemplari unici e straordinari. Alla frazione Ponti e lungo il Sentiero dei Briganti ci sono alberi con circonferenze che variano tra i 500 e 800 cm ed età stimate tra i 500 e 800 anni. 

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