Un trekking panoramico lungo l’antica via del Sale alla scoperta del Monte Chiappo (1669 m.), una montagna erbosa dalla vaga forma di piramide. Il monte fa parte del gruppo dell’Antola, di cui è la terza vetta dopo quelle dei monti Lesima ed Ebro.
Segna il confine tra Lombardia, Piemonte ed Emilia. La Liguria, in linea d’aria, è ha solo otto chilometri di distanza. Raggiungere la cima significa aprirsi ad una vista dalle valli sottostanti all’Appennino Ligure, fino ad un tratto di mar Ligure nelle giornate più limpide.
Seggiovia, e non solo
Sul confine tra le province di Piacenza e Pavia parte la seggiovia che collega la vetta del monte a Pian del Poggio e in cui si trovano anche piste da sci. Oltre allo sci, la struttura è anche bike park con tre piste da downhill
Salire in cima da Pian del Poggio
L’itinerario ha inizio da Pian del Poggio, nel comune di Santa Margherita Staffora, centro più alto di tutta la provincia di Pavia con i suoi 1335 m di altezza. Un comodo sentiero permette di raggiungere in quaranta minuti la cima del Monte Chiappo, riconoscibile dalla statua di San Giuseppe. In vetta si trovano anche un rifugio dove potersi ristorare e la stazione di arrivo della seggiovia che sale dalla stazione sciistica di Pian del Poggio. Con un’altra ora di cammino si conquista la vetta del monte Ebro. La salita è di difficoltà media e richiede una minima preparazione fisica, ma è alla portata di tutti coloro che sono abituati a camminare in montagna.

Rifugio Monte Chiappo
Sulla cima del Monte Chiappo, in una suggestiva cornice naturale, un rifugio, a gestione privata, offre servizio bar e piccola ristorazione. E’ aperto il mese di agosto tutti i giorni e da metà settembre in poi nel fine settimana in concomitanza con l’apertura della stagione sciistica.
Dalla natura all’archeologia, la fornace romana
La fornace romana di Massinigo, nel comune di Santa Margherita Staffora, risale al III secolo a.C. ed è stata scoperta nel 1957 durante i lavori per la costruzione della scuola elementare. Di forma circolare, è costruita in pietra e mattoni. Rappresenta ciò che rimane del piano di cottura, con l’imbocco dentro il quale veniva immesso il legname da bruciare, ed alimentare il fuoco che serviva alla cottura e produzione di laterizi. La fornace è una delle meglio conservate in Lombardia e l’unica, per ora, attestata in questa zona.

Il presepe permanente di Santa Margherita Staffora
Grazie ad un intervento di ristrutturazione di una vecchia stalla è stato realizzato, nel centro storico di Massinigo, frazione di Santa Margherita Staffora, un presepe
permanente con statue in polvere di marmo. All’interno della stalla è presente un antico arco in pietra risalente al Settecento. Per la visita si accede direttamente dalla strada che porta al centro storico di Massinigo. Il presepe è visitabile sempre.
La leggenda del castello di Santa Margherita Staffora
Salendo verso la chiesa di Santa Margherita Staffora, dalla quale si può ammirare un suggestivo paesaggio della valle Staffora, si possono notare i resti in pietra di quello che era un castello dei Malaspina. Si racconta che uno dei proprietari del castello dei Malaspina “amava” liberarsi delle proprie mogli, gettandole nel pozzo.
Incontro con il gusto, la Bondiola
Prelibatezza locale è la Bondiola è un tipico salume prodotto nella zona di Santa Margherita Staffora. Si tratta di una coppa di maiale stagionato, che viene realizzata utilizzando la parte alta della spalla del maiale, che viene salata, speziata e successivamente stagionata per un periodo di tempo variabile, solitamente dai tre ai sei mesi o più, a seconda del produttore e del gusto desiderato. La coppa, prima di essere stagionata, viene bagnata dieci giorni nel vino.