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Varzi e il Monte Boglelio. A piedi o in mountain bike per conquistare il miglior panorama

L’escursione al monte Boglelio si snoda su un tratto dell’antica via del Sale un tempo attraversata da carovane di muli e commercianti che trasportavano l’oro bianco. A piedi o in mountain bike, con un dislivello di circa 800 metri e un tempo di percorrenza di un paio di d’ore, si può raggiungere una bellissima meta, lontana dalla calura estiva. 

Il monte Boglelio e i suoi panorami 

Sul monte Boglelio la sensazione di trovarsi immersi nella grandezza della natura è davvero indescrivibile. Come un fiero guardiano nello spartiacque tra le province di Alessandria e Pavia, la cima offre una vista spettacolare che spazia su un ampio fronte, permettendo di ammirare tutto l’arco alpino. Dalle cime dell’Emilia-Romagna alle vette delle Alpi liguri, dal maestoso Monviso al possente Monte Rosa, fino al Resegone e al monte Baldo sul lago di Garda. Una meraviglia senza pari e una ricca biodiversità. 

I boschi 

Sui crinali del Monte Bogleglio si possono ammirare i boschi misti caratterizzati da una varietà di alberi. Tra le specie più comuni si trovano il castagno, la roverella e il Pino nero. È anche possibile trovare il faggio, un albero maestoso lungo i pendii del Monte. Nella parte più alta del Monte si possono avvistare larici, a detersi e abeti bianchi. Si tratta di conifere che, con i loro rami imponenti e le chiome dense, resistono bene alle rigide condizioni climatiche delle alte quote. 

In cima al Monte la vegetazione si trasforma in pascoli. 

L’itinerario 

L’ itinerario inizia dalla mulattiera che, dietro il ristorante Primula Rossa. sale in direzione di un capannone agricolo. Si continua sul tratturo sino ad una vasca in cemento dell’acquedotto di Castellaro, dove si approda ad un bivio. Non voltare a destra ma continuare dritto fino a raggiungere un’altra vasca dell’acquedotto in corrispondenza della sorgente La Fornace. Da qui si attraversa il torrente Castellaro e si continua a salire lungo il tracciato ancora per poco. Un paio di svolte più in alto si incontra un segnavia che indica di abbandonare il tratturo per seguire, a destra, un sentiero che si inoltra nel bosco. Quando si giunge in prossimità del Piano della Mora il sentiero sbuca in una sterrata. La si segue raggiungendo un bosco di abeti e larici. Quando le pendenze si addolciscono in ampi prati adibiti a pascolo abbiamo raggiunto i Piano della Mora, che precede la sommità del Monte Bogleglio. Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso. 

Bivacco Pian della Mora 

A Pian della Mora si trova un bivacco per il ristoro. Privo di acqua e energia elettrica, la piccola costruzione in legno è dotata di stufa e tavoloni in legno. 

Camminare lungo la storia 

La presenza della Via del Sale sulle pendici del Monte Bogleglio aggiunge un elemento storico di grande rilevanza al cammino. La Via rappresentava un’importante arteria commerciale che permetteva il transito delle merci provenienti dal settentrione, come la lana, verso il porto di Genova. Qui veniva caricato il sale, un materiale di fondamentale importanza per la conservazione degli alimenti e la concia del cuoio, e veniva avviato il viaggio di ritorno verso le regioni interne. 

Il percorso della Via del Sale da Pavia si dirigeva verso sud, seguendo strade e mulattiere. Attraversava Voghera e si inoltrava lungo la suggestiva valle Staffora, passando per Varzi. Risaliva poi il fondovalle fino al paese di Castellaro e successivamente raggiungeva l’altura del Monte Bogleglio, transitando sul crinale che comprende anche il monte Chiappo, il monte Cavalmurone, il monte Legnà, il monte Carmo e infine il monte Antola. 

Da qui la via scendeva a Torriglia nella Val Trebbia, dove si incontrava con altri tracciati provenienti da Piemonte ed Emilia. Attraverso il passo della Scoffera era possibile raggiungere agevolmente Genova, concludendo così il percorso commerciale. 

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