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Il castello di Montesegale: una storia di potere e arte

Sospeso su un’altura che domina il paese di Montesegale e l’intera valle Ardivestra, Si innalza maestoso il castello del borgo. Un complesso architettonico che ha subito diverse ristrutturazioni nel corso di secoli, trasformandosi in un intricato insieme di edifici di epoche diverse, racchiuse all’interno di una cinta fortificata.  

Di nobile in nobile 

Il castello di Montesegale ha svolto un ruolo di rilievo nelle vicende locali appartenendo per gran parte della sua storia alla famiglia dei conti Gambarana, che nel 1415 commisero l’errore di ribellarsi ai Visconti provocando l’assalto al castello da parte del Conte di Carmagnola. Nel corso dell’ultimo secolo, il castello è passato nelle mani dei Belcredi e successivamente, nel 1918, è stato acquistato dalla famiglia Gambarotta. Si ritiene che il castello possa essere sorto su una torre preesistente dell’XI secolo; la rocchetta e la torre rappresentano le parti più antiche dell’edificio. 

Nel 1415 durante l’espugnazione del castello da parte del Conte di Carmagnola, Filippo Maria Visconti fece ricostruire la rocca, che turno poi nelle mani della famiglia Gambarana con l’ascesa dei Visconti. Nel XVII secolo il castello fu trasformato in una residenza signorile, ma alla fine del XVIII secolo, con l’avvento di Napoleone, perse gran parte del suo potere e della sua importanza strategica. Nel corso del XIX secolo, Il castello passò di mano in mano a vari proprietari, subendo diversi interventi di restauro. Nel 1971 la famiglia Jannuzzelli divenne la proprietaria del castello e lo ristrutturò, trasformandolo anche in un luogo dedicato alle manifestazioni culturali. 

Il museo di arte contemporanea 

Dal 1985 il castello ospita un museo d’arte contemporanea, che vanta opere di artisti come Bartolini, Brindisi, Crippa, Guttuso, Schifano e Treccani. Le opere esposte abbracciano diversi stili e tecniche, offrendo un’interessante panoramica di arte contemporanea italiana. 

Oltre al museo è presente anche un teatro all’aperto che sorge su un terrapieno. Questo spazio scenico unico offre la possibilità di godersi rappresentazioni teatrali, concerti e altri eventi culturali all’aria aperta, immersi nella suggestiva cornice del castello e della sua storia millenaria. 

I fantasmi della torre 

All’interno del castello c’è un oratorio dedicato a Sant’Andrea, costruito in una delle torri di difesa. Secondo una leggenda popolare questo torrione sarebbe infestato dai fantasmi dei valligiani morti a causa degli abusi commessi dai conti. Gli spiriti alleggerebbero nei corridoi e nelle stanze del castello a causa delle ingiustizie subite dai conti. Una storia di mistero e superstizione che contribuisce a creare un’atmosfera intrigante attorno al castello. 

L’ambiente 

Oltre all’arte e alla storia, il castello di Montesegale offre un panorama mozzafiato sulla valle Ardivestra e sul paesaggio circostante. La sua posizione dominante sulla lettura consente una vista panoramica che abbraccia l’intera vallata, regalando uno spettacolo visivo di grande suggestione, in una prospettiva unica. 

Un patrimonio culturale immutato 

Il castello nel corso dei secoli è stato testimone di numerosi avvenimenti storici e trasformazioni sociali. Dalla sua origine come struttura difensiva, attraverso i cambiamenti di proprietà e di destinazione d’uso, il castello ha subito una notevole evoluzione. Ha vissuto momenti di potere splendore, così come periodi di decadenza e trasformazione. Ma la sua importanza come patrimonio culturale è rimasta immutata nel corso del tempo.

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