Il Parco delle Terme di Salice è un luogo d’incanto, che offre una combinazione perfetta tra bellezze naturali e una ricca storia termale. Nonostante le terme siano attualmente chiuse, il parco è aperto al pubblico offrendo un’atmosfera di serenità e tranquillità. Tra i visitatori illustri che hanno trascorso momenti di ispirazione qui, troviamo la poetessa Ada Negri, che spesso si è rifugiata in questo luogo suggestivo. Lungo i viali alberati si potevano incontrare nobili, politici, artisti e letterati. Si potevano incrociare Tommaso Marinetti e Marta Abba, colei che strappò il cuore a Luigi Pirandello.
Esplorando il parco
Il Parco delle Terme di Salice si estende su un’area di ampi prati, alberi secolari e giardini fioriti: un ambiente idilliaco per una piacevole passeggiata. Un luogo in cui godere della tranquillità di una giornata in Oltrepò Pavese, passeggiando lungo i sentieri ben curati, rilassandosi su una panchina o seduti sull’erba. Una pausa rigenerante dalla vita quotidiana.
Ada Negri e il parco
Il Parco ha avuto un impatto significativo sulla vita e sull’opera della poetessa Ada Negri. Durante i suoi soggiorni a Salice Terme, Ada Negri ha trovato ispirazione nella bellezza del parco e nella quiete che lo circonda. La poetessa ha trascorso momenti di meditazione e scrittura tra gli alberi secolari (ancora oggi è famosa la “quercia di Ada Negri”) e gli angoli suggestivi del parco, dando vita a versi che riflettevano la sua profonda connessione con la natura e le emozioni che il parco evocava in lei. Le sue poesie intrise di sentimenti e immagini della natura, hanno catturato l’attenzione dei suoi lettori.
Un’occasione di svago
Non solo relax, ma anche divertimento. Oltre alle tranquille passeggiate, il Parco di Salice Terme offre diverse opportunità per il tempo libero e il relax: piscine, campi da tennis, golf e un percorso avventura per grandi e piccini. Ci sono anche aree attrezzate per pic-nic, dove gustare con gli amici un piacevole pranzo circondati dalla natura.
Il parco e la sua storia
Il Parco che oggi ammiriamo è stato realizzato alla fine dell’800 con la piantumazione di oltre 20mila piante e disegnato attraverso una serie di viali: viale degli Olmi, dei Pini, degli Abeti e dei Cedri. Scampata fortunatamente dalla triste esperienza dei bombardamenti, Salice nel 1943 viene occupata dalle forze tedesche. Il parco delle Terme viene violato: vengono scavate fosse anticarro, piazzati nidi di mitragliatrici e cannoncini antiaerei e vengono abbattute molte piante. Cacciati i tedeschi, Salice viene scelta quale sede di acquartieramento da un reggimento di indiani, comandati da ufficiali inglesi, che si fermano fino all’estate del ’46.
L’eredità del grand hotel di Salice Terme
Il Grand Hotel di Salice Terme, all’interno del Parco, anche se attualmente chiuso ha una storia affascinante. Questo storico hotel di lusso è stato infatti un’importante meta per l’alta società, gli intellettuali e gli artisti che al tempo si recavano a Salice per godere delle acque terme e dell’atmosfera esclusiva che l’hotel offriva. Lusso, pace e privacy hanno attirato personalità come il celebre Vittorio Gassman, gli attori Aldo Fabrizi e Bice Valori, i cantanti Caterina Caselli, Rochy Roberts, Ornella Vanoni. E, poi, l’affascinante Lola Falana e il grande ciclista Fausto Coppi.
L’eredità del Grand Hotel di Salice Terme è il fascino e la curiosità che ancora oggi suscita per i suoi ospiti famosi del passato. Un simbolo di eleganza e lusso nella storia di Salice Terme. Con i suoi ampi saloni, le oltre 200 stanze, le scale in marmo, gli arazzi e i dettagli raffinati, l’hotel era un simbolo di eleganza e prestigio.